Tradizioni (parte I)


I Bajoriani hanno molte antiche tradizioni precedenti all'Occupazione. Anche se alcuni scelgono di non seguirle, esse vengono tenute in considerazione dalla maggior parte del popolo come rappresentative della sua essenza.


NOME

I Bajoriani hanno il nome diviso in due parti, e il nome proprio, o "dato", viene per ultimo. Questo viene usato soltanto tra amici, ed è un onore per coloro ai quali viene permesso di usarlo. I nomi sono solitamente corti e hanno un suono morbido, caratteristico della lingua. Non ci sono molti apostrofi o nomi doppi tra i veri Bajoriani. Quando si contrae matrimonio, il nome di famiglia dell'uomo cambia in quello della donna (contrariamente alla tradizione terrestre) dato che Bajor ha avuto tradizionalmente una società matriarcale. Molti uomini al giorno d'oggi mantengono il loro nome quando raggiungono posizioni elevate, e specialmente se hanno a che fare regolarmente con organizzazioni straniere.

ORECCHINO

Portare l'orecchino d'argento all'orecchio destro è un collegamento diretto alla fede nel Pagh, o forza vitale, che può essere captato dai monaci attraverso l'orecchio. Ogni orecchino ha un disegno unico nel suo genere, che può collegarlo alla persona. Molto spesso un orecchino (o un segno caratteristico) viene tramandato in una famiglia di generazione in generazione.

Orecchino di Kira Nerys
Orecchino di Li Nalas

L'orecchino Bajoriano era in passato un monile di identificazione, il simbolo delle D'jarra, un rigido sistema di casta che determinava lo status sociale e la carriera di ogni individuo fin dalla nascita. Quando il sistema delle D'jarra governava le vite dei Bajoriani, decidendo il loro posto nella società e il tipo di carriera a cui erano autorizzati ad accedere, l'identità di un Bajoriano veniva orgogliosamente espressa dal modello dell'orecchino della sua famiglia, il quale indicava professione e grado. Uno sguardo all'orecchino rivelava istantaneamente informazioni sulla persona che lo indossava, proprio come i simboli indossati dal personale della Flotta Stellare Federale. L'orecchino di Kira Nerys, per esempio, indica che la sua famiglia faceva parte della D'jarra Ih' valla, una casta che in altri tempi avrebbe obbligato il Maggiore ad intraprendere un'occupazione in campo artistico (sua madre era una pittrice di icone). Alla fine dell'Occupazione il sistema delle D'jarra non venne più apertamente consentito, ma l'uso di indossare un orecchino per identificare gli individui continua anche adesso come patrimonio della cultura Bajoriana.
Oggi gli orecchini vengono indossati come accessori all'abbigliamento e la loro funzione è più che altro decorativa, ma permane comunque un forte legame con il passato. Molti orecchini, infatti, simboleggiano ancora lo status sociale di chi li indossa e possono essere più o meno complessi. Le figure militari, per esempio, tendono a portare orecchini con disegni semplici, spesso adattati per indicare la loro professione e il grado; al contrario i religiosi tendono ad utilizzare orecchini molto larghi, lunghi ed elaboratissimi. Alcuni Bajoriani, decidono di indossare orecchini che non riflettono la loro professione, ma soltanto il loro stato sociale, altri addirittura non li indossano affatto. Molte persone, tra cui alcuni scienziati e alcuni religiosi, hanno iniziato a non portare l'orecchino proprio per rompere con le tradizioni; essi hanno sviluppato dubbi sulla fede nel Pagh, anche se le sue predizioni si sono dimostrate accurate la maggior parte delle volte. Alcuni Bajoriani, poi, indossano l'orecchino sull'orecchio sinistro, come Ro Laren, piuttosto che sul destro, ma la ragione di questo è sconosciuta. Infine membri di altre razze che desiderano mostrare rispetto per la cultura Bajoriana, per esempio coloro che sposano Bajoriani, devono indossare l'orecchino. I Bajoriani che lavorano in organizzazioni al di fuori della loro razza, come ad esempio gli ufficiali Bajoriani che prestano servizio nella Flotta Stellare, desiderano comunque continuare a portare l'orecchino, ma la decisione finale in proposito è a discrezione del loro Capitano. Per esempio il Comandante Riker della USS Enterprise 1701-D non approvava il fatto che il Guardiamarina Bajoriano Ro Laren indossasse il suo orecchino a bordo dell'astronave e le chiese di toglierselo; mentre il Tenente Comandante Tuvok non approvava che il Maquis Bajoriano Gerron indossasse un orecchino troppo elaborato durante le esercitazioni.
Orecchino di Li Nalas La maggior parte degli orecchini Bajoriani sono composti di una lega di Diamide e Birzio, altri sono fatti in metallo argenteo e ricalcano motivi pittorici e simbolici della cultura Bajoriana; quasi tutti sono fatti a mano da artigiani che utilizzano un antico metodo di lavorazione, tramandato di generazione in generazione. La struttura base dell'orecchino di solito è composta da una larga clip, che appoggia sul lobo, attaccata tramite una sottile catenella ad un terzorecchio molto semplice, posto nella parte superiore dell'orecchio. La maggioranza dei modelli è basata su un motivo circolare e questo si può notare su moltissimi orecchini; molti comprendono gemme incastonate o vetro trasparente. Un Bajoriano può indossare orecchini differenti a seconda dell'occasione, i più elaborati per le occasioni sociali ufficiali e i più piccoli e semplici durante il lavoro.
I turisti che visitano Bajor spesso comprano l'orecchino come souvenir da portarsi a casa come ricordo della visita.

D'JARRAS

Oltre duecento anni fa, verso la fine del 92esimo secolo Bajoriano, l'intera popolazione viveva sotto un ristretto sistema di casta conosciuto col nome D'jarras. Chiunque fosse nato in un casta D'jarra ne dipendeva per la sua intera vita, dallo stato sociale alla scelta della professione, e ne portava il disegno sul proprio orecchino. Ai D'jarra erano imposte leggi severe; rompere con il proprio D'jarra per perseguire un altro ruolo era punibile dalla legge con l'esilio o addirittura con la morte. Essi avevano un sistema di ceto secondo il quale ciascuno doveva portare rispetto alle persone nate a un livello superiore. Ad esempio il D'jarra di Te'nari era inferiore a quello di Ih'valla, gli artisti. Il D'jarra di livello più basso era l'Imutta, gli "impuri", che erano responsabili della preparazione dei morti per la sepoltura. I membri di una D'jarra non potevano unirsi ai membri di una D'jarra inferiore alla propria. Akorem Laan Vedek Porta I D'jarra furono abbandonati intorno al 2328, all'inizio dell'Occupazione Cardassiana, quando ogni Bajoriano fu chiamato a diventare un soldato e combattere, al di là della propria casta. L'esperienza di lavorare insieme per il raggiungimento di un traguardo comune aiutò i Bajoriani a capire che tutte le persone erano uguali e che questo sistema ledeva i diritti individuali. Un breve tentativo di riportare in vita questa pratica fu messo in atto nel 2372 da Akorem Laan, assistito da Vedek Porta, ma fu velocemente abbandonato dopo la scoperta che egli non era il vero Emissario. Questo fatto causò comunque molti problemi tra la popolazione, che non lo condivideva perchè non appropriato per la moderna società Bajoriana, e poichè le discriminazioni di casta contrastavano con la Carta della Federazione, ne precluse l'ingresso di Bajor come membro.

FIDANZAMENTO E MATRIMONIO

Anche se quella Bajoriana è una società tradizionalmente matriarcale, il corteggiamento non si discosta da quello praticato su molti altri mondi umanoidi. Esso culmina col dono di un bracciale simbolico, che ha spesso lo stesso ruolo degli anelli di fidanzamento e matrimonio sulla Terra. Dopo il matrimonio, l'uomo assume il nome di famiglia della donna poichè, come già detto, la società Bajoriana è di impronta matriarcale.
E' comune e largamente accettato dalle coppie scegliere di proseguire relazioni romantiche senza legale o formale matrimonio, così come è comune e preferito da numerose coppie sottoporsi al Rito della Separazione quando si decide vicendevolmente di interrompere una relazione.
Bracciale di Impegno Bracciale di Impegno - Simile ad un Bracciale di Fidanzamento ma non così impegnativo, simboleggia un profondo affetto. Viene donato durante il corteggiamento tra amanti e amici intimi, presumibilmente se il matrimonio non è possibile ma colui che dona il bracciale vuole ancora mostrare il proprio interesse. Di solito è l'uomo che fa questo regalo alla donna, di recente tuttavia il numero delle donne che regalano braccialetti sta aumentando. Spesso addirittura avviene uno scambio di braccialetti. Anche il Cardassiano Gul Dukat, innamorato della Bajoriana Tora Naprem, le regalò un bracciale come pegno d'amore.
Bracciale di Fidanzamento Bracciale di Fidanzamento - Tradizionale gioiello dato da un uomo alla sua compagna per proporle il matrimonio. E' simile, ma più significativo e vincolante, di un Bracciale di Impegno, perchè indica l'approfondimento del rapporto di coppia, simboleggia i sentimenti d'amore più profondi e un impegno molto più concreto. Questo bracciale può essere tramandato di generazione in generazione, e diviene un simbolo di profonda devozione verso la persona a cui viene donato. Alcuni bracciali appartenuti a famiglie antiche sono ora senza prezzo.

CERIMONIA NUZIALE

I matrimoni Bajoriani sono molto coreografici. La sposa entra seduta su un baldacchino trasportato da 51 ragazze, e seguita dai suoi parenti, che formano il corteo nuziale. Il rito Bajoriano, in compenso, è una cerimonia estremamente semplice. All'altare gli sposi bevono a turno da una coppa mentre il sacerdote pronuncia la seguente benedizione:
Boray pree hadokee.
Tolata impara boresh.
Preeya (nome dello sposo).
Preeya (nome della sposa).
Abrem varo atel.

BENEDIZIONE DEL MATRIMONIO

Numerose coppie di sposi novelli chiedono la Benedizione del Matrimonio, che viene tradizionalmente impartita da figure religiose importanti (nei casi più fortunati dall'Emissario in persona), in genere alla presenza del proprio Vedek. La cerimonia va cantilenata. La formula usata è la seguente:
Zhia'kaluh tar'eh anu suur
Te'von, aka'lu rez
Ka'vor, mat'ana kel

(Pronuncia: zhuh kah luh tar eh ah-noo soor
teh vone ah kah loo rez
kah vor muh tah nah kell)

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RITO DI SEPARAZIONE

Antica usanza Bajoriana utilizzata dalle coppie che vogliono sciogliere il loro legame. La cerimonia viene considerata corretta quando sia l'uomo che la donna sono concordi alla separazione. In questo modo, diversamente da molte altre razze, questo rito non implica recriminazioni nè accuse reciproche. La coppia trascorre alcuni giorni insieme, ricordando i momenti belli ed esplorando le nuove opportunità. In seguito si celebra un breve rito, alla presenza di un testimone, utilizzando una coppa di argilla colma di vino e pronunciando le seguenti parole:
Donna: "Le nostre strade si sono divise" (beve)
Uomo: "Ciò che fu uno è ora due" (beve)
Donna: "Il tempo della condivisione è terminato" (frantuma la coppa) "Possano i Profeti guidarti verso il sentiero della felicità"
Uomo: "E possano Essi camminare sempre al tuo fianco" (l'uomo e la donna si guardano negli occhi e poi girano la testa di lato)
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GRAVIDANZA E PARTO

La gravidanza Bajoriana dura solo cinque mesi. Durante la gravidanza, la madre è afflitta da starnuti e dolori alla schiena, ma quando il bambino nasce ella è completamente rilassata e non sente dolore. Per vari aspetti le donne Bajoriane hanno una gravidanza molto simile a quella umana. E' infatti abbastanza comune che le Bajoriane incinte avvertano leggeri dolori alla schiena e l'affaticamento dei muscoli durante il processo di gestazione. Come le terrestri, le Bajoriane gradiscono un buon massaggio con oli rilassanti. Ad ogni modo la gravidanza Bajoriana ha diverse peculiarità, specifiche della sua specie umanoide. Le donne portano in grembo i loro bambini per meno di cinque mesi, poiché vascolarizzano particolarmente in fretta; durante la gravidanza, la madre e il bambino sono legati tra loro da una complessa e massiccia rete di vasi sanguigni. Per questo motivo è estremamente pericoloso rimuovere il bambino dal grembo della madre Bajoriana prima che questa sia pronta a partorire. Uno dei più comuni effetti collaterali della gravidanza Bajoriana è lo starnutire. Questa è una condizione fastidiosa ma non pericolosa, per la quale non c'è cura efficace.
Le donne Bajoriane incinte hanno la tendenza ad avere le caviglie gonfie. Il rimedio tradizionale a questo disagio è l'erba indigena Bajoriana chiamata Takeo. Essa viene sciolta nel succo di frutta e bevuta. Le erbe sono molto usate in questo tipo di sintomatologia, ma molte donne preferiscono accompagnare alle erbe anche un buon massaggio, partendo dalle caviglie per muoversi fino alla parte inferiore delle ginocchia. Molte donne mangiano anche erbe chiamate Makara, che aiutano ad alzare il livello di progesterone. Sfortunatamente queste erbe hanno un sapore abbastanza disgustoso, per alcune addirittura repellente, e contrastano l'effetto dei sedativi, il che può essere abbastanza fastidioso negli stadi finali della gravidanza, quando le donne hanno spesso problemi d'insonnia. Di recente sono diventate molto di moda tra i dottori. Alcune donne sviluppano anche un'eruzione cutanea con bollicine o chiazze rosse sul retro delle loro gambe; questo viene facilmente curato con un'altra pomata medicamentosa. Le caviglie gonfie, i dolori alla schiena e lo starnutire incessante possono rendere la vita difficile, ma le donne Bajoriane continuano a lavorare durante tutta la loro gravidanza.
Prima di dare alla luce i loro figli, le donne Bajoriane devono indispensabilmente entrare in uno stato di profondo rilassamento. In un parto tradizionale Bajoriano ogni cosa è predisposta in modo da assicurarsi che la donna sia calma e rilassata. Una sala viene tipicamente fornita di cuscini di velluto e i muri sono coperti da una tappezzeria gradevole. La stanza contiene un piccolo altare sul quale brucia costantemente dell'incenso, il cui profumo penetrante aiuta a mantenere un'atmosfera piacevole. Sculture che si muovono aiutano a rilassare la futura madre che indossa una semplice veste e giace sdraiata su un comodo divano alto fino alla cintola con un supporto inclinato per la schiena. Il suo partner, i familiari e gli amici intimi sono di solito presenti. Ognuno indossa uno scialle tradizionale e tre di loro suonano strumenti musicali come un cembalo, un sonaglio o un piccolo gong. Il lavoro dei sostenitori della partoriente è di suonare il loro strumento battendo il ritmo con colpi regolari. La madre usa tecniche di controllo della respirazione seguendo il tempo battuto gentilmente dai suoi sostenitori. Il ritmo deve essere costante cosi che lei possa entrare in uno stato di profondo rilassamento.
L'approccio tradizionale al travaglio e al parto riflette fortemente il credo spirituale dei Bajoriani.
Quando la donna entra nel primo stadio del travaglio si sposta nella sala parto, accompagnata dagli amici intimi e dalla famiglia che l'aiuterà a rilassarsi. Il travaglio è supervisionato da una levatrice. Le donne Bajoriane vengono, infatti, normalmente assistite da una levatrice che indossa una veste tradizionale e che guida la donna e i suoi sostenitori durante tutto il travaglio. I dottori non vengono considerati necessari in questa circostanza. Se tutto va bene (il travaglio, il rilassamento e il parto) il processo richiede all'incirca un'ora. Fortunatamente per le donne Bajoriane il processo di parto non coinvolge nessun tipo di dolore. Infatti se una donna sente dolore significa che non è pronta a partorire. Durante il travaglio, la donna produce alti livelli di endorfine contro il dolore; quando la donna non è in grado di rilassarsi completamente il suo corpo smette di produrre queste endorfine prima che raggiungano un livello tossico. Se questo avviene il processo di parto si interrompe completamente ed in questo caso ci possono volere anche dei giorni prima che il travaglio cominci di nuovo. Ogni interruzione dei rituali, infatti, provoca nella madre profondi turbamenti.
I Bajoriani sono fermamente convinti che tutta la famiglia del nascituro debba essere presente al parto. Un bambino sano appena nato piange per dimostrare che può respirare, dopo di che viene mostrato alla madre orgogliosa. Quando il bambino è nato viene accolto con tenere frasi tipo "Svegliati Bambino", "Ti aspettiamo con amore", "Ti diamo il benvenuto in questo mondo".
Molte specie umanoidi sono geneticamente compatibili e i Bajoriani non fanno eccezione. Durante l'Occupazione diversi Cardassiani scelsero per compagne delle Bajoriane e con loro generarono dei figli. Questo incrocio modifica il normale corso di una gravidanza tipica Bajoriana. Il parto comunque veniva quasi sempre portato a termine senza troppe difficoltà. E' difficile dire come un bambino di sangue misto potrà apparire. Normalmente è la combinazione di entrambe le razze, anche se uno dei due attributi genetici sarà dominante. La razza derivante dalla combinazione Cardassiana/Bajoriana ha il naso Bajoriano e le scaglie sul collo del genitore Cardassiano. Le altre peculiarità Cardassiane sono meno pronunciate e comunque poco evidenti. I bambini Cardassiani/Bajoriani nati dall'Occupazione godono di alcuni diritti su Cardassia, mentre hanno spesso la vita difficile su Bajor.

IH'TANU

Rito tradizionale celebrato quando una bambina compie il 14mo anno di età. Uno dei momenti più importanti della cerimonia è la benedizione della bambina da parte di una figura religiosa.

CULTO DEI PROFETI

Il culto dei Profeti ha molti rituali, ma questi sono di solito praticati dai Vedek e dagli altri sacerdoti dell'Ordine. La maggior parte dei Bajoriani pratica una meditazione personale quotidiana davanti ai Mandala, piccoli altarini nelle loro case. L'altarino solitamente consiste in una placca circolare con l'emblema dei Profeti e un certo numero di candele. La tecnica tramandata dai Vedek per secoli è di mettersi in piedi davanti all'altarino con le braccia piegate ad angolo retto e posizionate lontano dal corpo, in modo che i palmi delle mani si trovino di fronte alla placca.