Tradizioni (parte II)


EMISSARIO

Nel credo Bajoriano il titolo di Emissario veniva riservato a colui che avrebbe scoperto il Tempio Celeste e parlato con i Profeti, colui che sarebbe divenuto il salvatore di Bajor e che avrebbe preparato il popolo Bajoriano al futuro che l'attendeva. Gli antichi testi dicono che l'Emissario sarà qualcuno chiamato dai Profeti, che troverà il Tempio Celeste e al quale i Profeti restituiranno la vita. Kai Opaka identificò l'Emissario lungamente atteso nel Comandante Benjamin Sisko, che effettivamente compì il proprio destino individuando il wormhole. Molti Bajoriani, compresa Kira, credono che Sisko sia l'Emissario; alcuni si rivolgono a lui con questo titolo. Molti altri, tra i quali Kai Winn, faticano ad accettare un terrestre come un'icona vivente. Sisko stesso accettò questo status solo dopo molte conferme. Ci sono centinaia di profezie che riguardano l'Emissario, alcune delle quali si sono avverate dopo l'arrivo di Sisko. La sua posizione di Emissario fu messa in discussione dall'arrivo di Akorem Laan, che risultò poi essere stato inviato dai Profeti stessi per dare maggiore credito a Sisko. Ancora più tardi l'Emissario rafforzò il proprio titolo trovando B'Hala, la città perduta, cosa che solamente il vero Emissario affiancato dai Profeti avrebbe potuto compiere. Ma fu solo dopo il ritrovamento del Cristallo dell'Emissario e la successiva liberazione del Profeta imprigionato all'interno che Sisko ebbe la conferma di essere effettivamente l'Emissario profetizzato, e che il suo destino come Emissario si era compiuto.

PREGHIERE

Ci sono molte preghiere comuni nella fede Bajoriana, alcune silenziose, come il rituale di nutrimento, altre parlate, come quella che si rivolge ai Profeti in tempo di bisogno. In molte cerimonie religiose, la breve frase viene ripetuta per una certo periodo di tempo.

MANDALA

Piccolo tempio che si trova generalmente in tutte le case Bajoriane. Esso consiste in una placca circolare con una mensola per candele e incenso.



PREGHIERA DI GUARIGIONE

Si tratta di una richiesta rivolta ai Profeti in nome della persona sofferente. Le mani devono essere posizionate all'altezza della parte sofferente del paziente mentre la preghiera viene recitata. Le parole sono:
Jiah kasha trehn tolah rehn
Lah pohr ihlani kohr
Ehna tanah tahli nohk
Jiah kasha treynah tolah rehn
Lah pohr ihlani kohs
Ehna jiah kasha treyn

CANTO DI MORTE

E' un canto di lutto che ha lo scopo di commemorare e rispettare la persona defunta. L'intero canto, che viene recitato immediatamente dopo la morte della persona, dura oltre 3 ore, e molti alieni lo trovano noioso per la sua eccessiva lunghezza. Ma, dal momento che si sta commemorando la morte di una persona amata, 3 ore non sembrano irragionevoli alla maggior parte dei Bajoriani, perciò questa tradizione sembra destinata a continuare ancora per molto tempo. Le parole del canto sono le seguenti (pronunciate come sono scritte):
Ahn-kay ya
Ay-ya vasu
coh-ma-ra
di-nay-ya

DURANJA

(pr. duranìa) Lampada cerimoniale (chiamata anche lampada della morte) che viene accesa per piangere la morte recente di un caro amico o di un parente e pregare per lui. Resta continuamente accesa durante tutto il periodo di lutto, che varia secondo il grado di parentela che si aveva col defunto. Il Duranja è un candelabro decorato alto circa un metro, formato da quattro bracci. Da ogni braccio parte una catena che si congiunge al centro ad una candela, che resta sospesa. La preghiera rituale (o Lamento) viene recitata, stando davanti alla lampada, durante il periodo in cui il Duranja resta acceso e deve essere ripetuta più volte. Con la preghiera si chiede ai Profeti di guidare il defunto fino in Paradiso. Le parole sono le seguenti:
Raka-ja ut shala morala
Ema bo roo kana
Uranak
ralanon (nome del defunto)
Propeh va nara ehsuk
Shala-kan vunek

(Non lasciate che cammini solo, guidatelo durante il suo viaggio, proteggetelo, il suo nome è (nome del defunto), aiutatelo ad attraversare la porta del Paradiso)

RITUALE DI SEPOLTURA

Kai Meressa, uno dei Kai eletti nel passato, disse che "Quel che rimane dopo la morte nostra è solo l'involucro, il segno che il Pagh ha cominciato il suo ultimo viaggio verso i Profeti".
Il credo Bajoriano dice che il corpo non è altro che un involucro ora che il Pagh lo ha lasciato, e quindi non esistono tradizioni elaborate di sepoltura.
Solitamente i corpi vengono sepolti in tombe semplici che formano un disegno circolare. A lato della tomba, in corrispondenza della testa, viene messa una decorazione incurvata.



FESTIVAL DELLA GRATITUDINE (o PELDOR FESTIVAL)

Cerimonia rituale arcaica risalente ad almeno 20.000 anni or sono (la prima di cui si conosce con precisione la data è del 17600 a.C.), è considerata la festa religiosa più importante dell'anno, il cui fine è lasciarsi i problemi alle spalle e cominciare daccapo.
Alla vigilia del Festival è tradizione bruciare foglie di bateret e incenso mentre si ascoltano le campane del Tempio.
Durante il Festival le persone bruciano Pergamene di Rinnovamento in fuochi cerimoniali che simbolicamente cancellano i problemi scritti sulle stesse pergamene.
Queste sono fatte con fogli ricavati da una pianta Bajoriana, il Bateret, e bruciando emanano un aroma molto particolare.




Vessillo del Peldor Festival L'augurio che le persone si rivolgono è "Peldor Joi". Il saluto cerimoniale "Peldor Joi" è conosciuto anche da razze che non hanno mai parlato Bajoriano prima.
Oltre ad essere apprezzata dalla popolazione, molti alieni ora viaggiano verso il sistema Bajoriano per prendere parte al Festival, che di anno in anno è stato migliorato con l'organizzazione di eventi e mostre.
Anche se alcuni ordini estremisti risentono dell'intrusione di estranei in questa celebrazione, essi hanno trovato difficile contrastare la realtà dell'incremento del commercio per tutta la durata del Festival.

La cerimonia si apre al suono di un gong, che viene percosso diverse volte.
Subito dopo il Presidente recita la formula mentre accende il Fuoco Sacro in un largo braciere (mediante una miscela di prodotti chimici) e dà inizio al Festival. Egli (o ella) ha anche l'onore di porre la prima Pergamena nel fuoco. Per le successive 26 ore vari intrattenimenti divertiranno le persone che si recano a bruciare le loro pergamene.




La formula cerimoniale è la seguente:
Tesra Peldor Impatri Bren.
Bentel Vetan Ullon Sten.

(Pronuncia: TESS-ra PEL-dor imPOTree BREN, BENTell VEYtahn OOlon STEN)
(Mentre bruciano le pergamene, possano i nostri guai diventare cenere con esse.)


HA'MARA

Nuova ricorrenza religiosa creata in onore dell'Emissario e celebrata nell'anniversario del suo arrivo. La notte della vigilia è rischiarata dal Festival delle Luci e durante il giorno dell'Ha'mara viene osservato un totale digiuno.

TEMPO DELLA PURIFICAZIONE

Lungo rituale della durata di un mese durante il quale i Bajoriani si astengono da tutti i piaceri della vita.