Significati reconditi delle Lacrime dei Profeti - un articolo di Shaari Arim


Così come sotto forma di saluto stringiamo le mani (lasciandoci sondare e sondando a nostra volta l'altra persona), oppure guardiamo negli occhi chi abbiamo di fronte per capire, non dobbiamo stupirci se il prendere in mano un orecchio di qualcuno da parte di un Vedek gli garantisce l'accesso al sistema energetico della persona.
La mappa dello stato di salute psicofisica di ogni individuo è rappresentata nell'uomo in punti chiave come gli occhi (dallo studio dei quali è nata l'iridologia come metodo diagnostico molto preciso), le mani ed i piedi (la riflessologia palmare e plantare sono terapie valide nel trattamento di molti disturbi) e la somatotropia auricolare che ha portato il metodo diagnostico oltre i confini della medicina tradizionale. Il medico francese P. Noiger è considerato il fondatore dell'auriciloterapia occidentale. Ma il considerare l'orecchio come una vera e propria rappresentazione in scala del corpo umano ha radici molto più lontane.
L'agopuntura cinese classica conosceva e utilizzava già da tempo i singoli punti di riflessologia posti sull'orecchio, senza aver codificato un sistema terapeurico completo. Le terminazioni nervose che raggiungono l'orecchio lo dividono in zone, attraverso lo studio delle quali Noiger è stato in grado di posizionare i vari organi del corpo arrivando poi ad identificare la nota immagine del "feto auricolare".
Attraverso la rilevazione di arrossamenti o irregolarità sull'orecchio è possibile risalire a traumi o patologie in atto o passate.
La cosa interessante è che, attraverso un'accurata osservazione, è possibile individuare traumi risalenti a molti anni prima non riscontrabili da radiografie. Andando indietro nel tempo si trova che la pratica di intervento sull'orecchio era conosciuta anche in Europa già nel XVII e XVIII secolo, e in Persia ed in Egitto da oltre duemila anni.

Riferito alla preghiera di guarigione:
L'imposizione delle mani seguita dalla recita di una preghiera o di un mantra è molto più simile alla pratica del Reiki, antica scienza di guarigione che usa l'energia cosmica per riequilibrare le disarmonie che ogni uomo porta con sè e che spesso si manifestano sotto forma di malattia.
Questa antica tradizione fu riscoperta e diffusa nuovamente nella metà del XIX secolo ad opera del monaco cristiano Mikao Usui, dopo anni di ricerche aventi lo scopo di ricostruire i metodi di guarigione conosciuti nel passato.
Egli trovò in un monastero dei Sutra Buddhisti che contenevano simboli sacri in grado di risolvere la sua ricerca.
Queste conoscenze sono patrimonio oggi di migliaia di reikisti in tutto il mondo.

Nel corso degli ultimi diecimila anni, nove Cristalli apparvero nei cieli di Bajor, cinque dei quali all'interno della Cintura di Denorius. La religione bajoriana, che fu profondamente influenzata da queste apparizioni, sostiene che questi Cristalli furono inviati dai Profeti, attraverso il Tempio Celeste, per provvedere al popolo Bajoriano con la loro saggezza. Dopo la ritirata dei Cardassiani da Bajor, solo il Nono Cristallo rimase sul pianeta, custodito gelosamente nel monastero di Capitol City. Gli altri furono portati su Cardassia per essere studiati.

I Cristalli sono dispositivi di energia a forma di clessidra e possono mostrare alla persona che li guarda momenti del suo passato, o indurre delle visioni, che possono durare alcuni minuti, oppure ore: in ogni caso, ciascun Cristallo ha una funzione unica. Le visioni menzionate talvolta possono essere ambigue e la loro esatta interpretazione non sempre è rivelata fino al momento in cui l'evento si verifica nella realtà. In alcuni casi, differenti interpretazioni di ciò che era stato visto hanno portato a conflitti tra i Vedek, come nel caso di Bareil e dell'ottava Profezia.

I Cristalli, comunemente chiamati anche Lacrime dei Profeti, sono custoditi ognuno all'interno di una teca decorata in vari monasteri su Bajor. Una volta era consuetudine che l'Assemblea dei Vedek venisse consultata e autorizzasse ogni incontro con i Cristalli, ma nel tempo questa formalità è stata accantonata.

La scelta dei colori per i singoli cristalli di Bajor, oltre che a rispondere ad una effettiva corrispondenza in natura ad alcuni tipi di quarzi, ha di per sè un significato profondo. Dalla cromoterapia apprendiamo che:
Blu: è il più spirituale dei colori di base (gli altri sono il giallo e il rosso), è il colore dell'espressione materiale dell'energia universale della vita; è il colore dell'accettazione, dell'espressione, della ricerca dell'armonia. Sollecita la comunicazione e la comprensione degli altri. Dà un forte senso del proprio scopo.
Il Terzo Cristallo, quello detto "della Profezia e del Cambiamento", ha questo colore: mostra a chi lo osserva una proiezione surreale del futuro, mettendolo a dura prova. Esso esiste da almeno tremila anni, da quando cioè Trakor lo utilizzò e fece le sue profezie.
Questo Cristallo è considerato molto potente e "incontrarlo" risulta faticoso persino per una persona in perfetta salute. Attualmente viene conservato nel principale monastero di Bajor, ma si trovava su Deep Space Nine quando il Bareil dell'universo-specchio vi giunse con l'intento di portarlo via con sè nel suo universo. Alla fine, però, dopo aver "incontrato" il Cristallo, egli rinunciò al suo intento.
Verde: concretizza la capacità dell'analisi dei fenomeni del mondo materiale considerato sotto punti di vista spirituali. E' il colore dell'energia d'amore attraverso la comprensione della quale è possibile vivere una vita nel rispetto degli altri. Dà equilibrio e un senso di pienezza e benessere, senso di stabilità, costanza.
Il Cristallo verde è quello che incontriamo per primo, subito nel pilot di Deep Space Nine: è il Nono Cristallo. Esso fa rivivere chiaramente a chi lo osserva lontane memorie. E' altresì l'unico Cristallo rimasto nelle mani dei Bajoriani durante l'Occupazione e si trova nel monastero di Capitol City.
Viola: rappresenta la tendenza ad una spiritualizzazione della volontà dell'esistenza, aiuta a muoversi nella sfera spirituale dando un senso di regalità, favorisce la trasformazione che va oltre i limiti e l'unione degli opposti.
Il Cristallo del Tempo possiede l'energia viola: fu restituito nel 2373 dal governo Cardassiano come gesto di pace e permette di viaggiare nel tempo. Attualmente è conservato nel tempio di Iponu, su Bajor. Kira lo consultò per conoscere la verità sul destino di sua madre.
Rosa: suscita amore intenso ed attivo per gli altri, aiuta ad amare. Molto indicato per i disturbi cardiaci e polmonari.
Il Cristallo dall'energia rosa è il Cristallo della Saggezza: ha il potere di potenziare l'acume. Nel 2371 il Grande Nagus Ferengi Zek lo ottenne su Cardassia III e lo portò dentro il Tunnel Spaziale, usandolo per contattare i Profeti. Poco tempo più tardi Quark fece la medesima cosa. In seguito Zek fu sul punto di donarlo al popolo Bajoriano, ma alla fine decise di venderglielo.
Di particolare interesse sull'argomento cristalli sono gli studi di Katarina Raphael, che fa notare come i cristalli rappresentino la somma totale dell'evoluzione del livello materiale. Osserva come le sei facce dei cristalli di quarzo simboleggiano i sei chakra disposti lungo il corpo, mentre l'apice corrisponde al settimo chakra, quello della corona, che connette i cristalli all'infinito (i chakra sono nodi energetici posti sul corpo fisico in corrispondenza di organi vitali). L'autrice indica nei cristalli trasparenti un esempio di consonanza con l'energia cosmica, tanta è la purezza e l'unità che mostrano in ogni molecola e in ogni atomo del loro essere. I cristalli hanno la peculiarità di agevolare la crescita della consapevolezza. Esistono molti tipi di cristalli, tra cui quelli generatori, che vengono usati in cristalloterapia per incanalare energia curativa. Hanno sei sfaccettature regolari che convergono ad angolo acuto per formare una cuspide. Ci sono poi cristalli a grappoli, a doppia terminazione, tabulari e specifici per lo sviluppo della telepatia o per la meditazione. Di grande interesse e degni di una particolare attenzione sono i cristalli maestro, che per la loro peculiare forma, perfetta in una sorprendente simmetria, diventano per un terapeuta che sceglie la cristalloterapia degli ottimi compagni di lavoro. I più sacri tra i cristalli sono considerati i cosiddetti "depositi della memoria".
Generalmente siamo abituati a pensare il cristallo (o quarzo) come qalcosa di completamente trasparente, tutt'al più bianco. In natura invece i quarzi possono vantare una numerosa gamma di colori differenti anche perchè la loro famiglia conta diversi tipi di pietre. Ma andiamo per ordine ed analizziamo le scelte degli autori di Star Trek e le loro preferenze verso alcuni indagandone le singole qualità.
Quarzo rosa: possiede quasi tutte le sfumature del rosa, da quelle più tenui a quelle più intense. Il colore è determinato dalla presenza di manganese nel momento della formazione. In cristalloterapia è usato sul IV chakra perchè ha la capacità di sciogliere le tensioni legate alla sfera emotiva nutrendo il cuore, insegnando a vedere e rispettare i nostri sentimenti e quelli degli altri.
Quarzo viola: è l'ametista, chiamata così perchè la tradizione vuole che la ninfa Amethos, amata da Bacco, volesse sfuggire dal dio ubriaco. Disperata invocò Diana ed il dio si ritrovò tra le mani una manciata di cristalli splendenti del colore del vino. Da questa storia poi derivarono molte convinzioni durante i secoli, secondo le quali sembrava che bastasse bere il vino dentro una coppa di ametista per essere ubriachi dopo il primo bicchiere. E' la pietra degli episcopali, è associata a Mercurio (corrispondente all'Ermete greco e al Thot egizio) ed è il simbolo della modestia. E' ideale per la meditazione ed è perfetta da posare sul VI chakra. Nelle terapie è usata per stimolare la mente perchè la sua energia porta all'introspezione. Ha un effetto distensivo, insegna saggezza e comprensione. Ha la capacità di assorbire le energie negative (o semplicemente più pesanti) anche negli ambienti.
Di colore blu:: esistono diversi tipi di pietre della famiglia dei quarzi. L'agata blu, nota già tra i Sumeri e gli Egizi, che la usavano per sigilli e talismani, è tra le più belle. Esiste poi anche un quarzo blu ideale da usare sul V chakra per aiutare le persone nella comunicazione con gli altri.
Le pietre verdi: sempre della famiglia dei cristalli, sono numerose. Le principali sono l'avventurina, il crisopazio, l'agata verde, il prasio e la praselite. L'avventurina dona sapienza e dolcezza, senso di protezione ed ha la capacità di creare uno stabile equilibrio psichico.


Fonti:
Bibliografia:
Jochem M. Gleditsch: Riflessoterapie (interpretazione unitaria di terapie orientali e occidentali), Red edizioni;
atarina Raphael: Cristalli, una terapia per il corpo e lo spirito, Xenia edizioni;
Walter Lubeck: Aura, manuale terapeutico, Meb edizioni;
Barbara Ann Brennan: luce emergente, Longanesi & c. edizioni;
Giuditta Deinbech: I cristalli, l'intelligenza nascosta, L'Ariete edizioni;
Fuffi Sonnino: Cristalloterapia;
Francesca Drago: Cristalli, Reiki e Supercoscienza;
Star Trek - Deep Space Nine: The Collaborator; Rapture, Resurrection; Prophet Motive; Trials and Tribble Ations; Wrong Darker Than Death or Night; Emissary.