Riflessi nelle Lacrime dei Profeti - un racconto di di yuQ wa'DIch (Antonio Mercurio)


Capitolo 1

Il cadavere del collaborazionista cardassiano stonava con l'interno razionale della navetta della Federazione. La giovane bajoriana provava invece un moto di repulsione nei confronti dei due componenti dell'Ordine Ossidiano ma sapeva che una minima esternazione avrebbe fatto crollare la sua impalcatura di agente triplo.
"È stato necessario uccidere il collaborazionista" disse Gul Senok, il più alto in grado dell'Ordine Ossidiano a bordo "ma adesso dovrai rientrare sull' Enterprise".
"Mi spiace," rispose la bajoriana "il capitano Picard voleva promuovermi e, in tal caso, non sarei più utile all'ordine. Devo assolutamente far rapporto a Gul Dukat poi decideremo, potrei infiltrarmi come vedek su Bajor o nei Maquis".
"Sito, ma così verranno a cercarti..."
"No Senok!" ribatté Sito. Prese un faser cardassiano e si staccò il braccio sinistro all'altezza della spalla.
L'operazione fece rabbrividire i componenti del gruppo.
"E adesso cosa significa questo gesto?" chiese Gul Senok.
"Semplice!" ribatté la giovane bajoriana contemplando l'arto staccato sul pavimento della navetta "mettetelo in una capsula di salvataggio e distruggetela al limite dei sensori federali… Devo far credere di essere morta e vi serve un mio campione genetico per far risultare la mia scomparsa. Più in la magari mi farò rigenerare il braccio; per ora… Vi suggerisco di fare come ho detto. Mi spiace soltanto di non poter vedere la faccia del signor Worf".

Più tardi a bordo di un incrociatore di classe Galor, Sito giaceva nella cuccetta assegnatale. Il suo arrivo a bordo era stato fatto passare per un normale trasbordo di una prigioniera riservata a Gul Damar, anche se la mancanza di un braccio aveva dato adito alle classiche leggende di bordo. Una squadra aveva caricato il braccio di Sito su un modulo di soccorso e lo aveva distrutto nella zona limite dei sensori federali.
Dato che il viaggio verso Cardassia Prime era lungo, la giovane bajoriana si permise il lusso di crogiolarsi nei ricordi, perlomeno per distrarre l'arto fantasma che continuava a pruderle pur senza avere nulla in cui grattare. La cuccetta non era uno standard di comodità ma comunque, per una bajoriana abituata a dormire nella nuda terra dei campi di lavoro e tutto l'insieme la riportò alle sue origini.
Sito era stata un'adolescente vispa, abituata a sgattaiolare tra le gambe dei sorveglianti, pronta a raccogliere i pezzi di pane caduti dai tavoli delle guardie per poterli rosicchiare di nascosto. Gul Senok, era rimasto colpito dalla sfrontatezza della bajoriana ed aveva deciso di allevarla per farne un'agente. Utilizzando i metodi di coercizione tipici dei Cardassiani la giovane fu assoldata e cresciuta assieme ai corpi elitari come una sorta di Nikita. Il progetto era di infiltrarla nel gruppo della Kai Opaka o mandarla a studiare sulla Terra per infiltrarla nella Federazione. Le fu costruito un passato e, dopo attente riflessioni, fu spedita a formarsi nell'Accademia della Flotta Stellare.

Il ricordo più vivo era stato il modo di collaborare e quella sottile complicità instauratasi nella pattuglia Nova. Si ricordava ancora il colloquio con Sloane della sezione 31, colloquio affrontato da tutta la pattuglia prima che Wesley Crusher spodestasse yuQ wa'Dich (un terrestre allevato dai Klingon) da quella che era diventata la Top Gun dell'Accademia.
Lei e gli altri colleghi erano rimasti entusiasti di poter operare nel servizio segreto della flotta stellare anche se, a causa della ribellione di un componente che minacciava di spiattellare tutto al comando di flotta, erano stati costretti a causare l'incidente della pattuglia Nova.
Se Wesley Crusher non si fosse comportato come un attore in cerca di notorietà, riempiendosi di falso moralismo ed opportunismo alla vulcaniana, quell'incidente sarebbe stato archiviato come molti altri che, al tempo dell'Accademia, videro protagonista James T. Kirk.
"Per colpa di quel topo intinto nell'olio" disse all'epoca Sloane dopo aver assistito al processo "ci siamo giocati la reputazione, avevo convinto anche il cittadino Klingon a sabotare la navetta facendogli credere che fosse la navetta di quel perfettino incozzato dal capitano Picard che vuole accoppiarsi con la madre e non vuole il ragazzino in mezzo alle…"
"Signor Sloane" disse all'epoca Sito "lasciamo perdere! Per fare il nobile ci ha sputtanato davanti a tutta la Federazione e non so cosa dirle. Siamo stati riammessi all'Accademia e prima o poi gliela faremo pagare con gli interessi!"

Il "corso di recupero" dell'Accademia della Flotta Stellare era quasi duro quanto quello che affrontavano, con durate e modi diversi, i giovani cadetti della Tal Shiar. Tutti i componenti della pattuglia Nova, tranne Crusher "premiato" per aver tradito i compagni secondo quanto di peggio l'animo umano possa esprimere, avevano sudato le proverbiali sette camicie e passato gli esami.

Dopo alcune assegnazioni marginali Sito era stata assegnata all'equipaggio della nave ammiraglia della Flotta. In tale occasione venne convocata da Bette Traste e Sloane per assegnarle un incarico particolare.
"Visto guardamarina Sito?" disse Sloane "Ci siamo riusciti nonostante quel piccolo incidente, ora sarai assegnata a bordo dell'Enterprise e vedrai che riuscirai a farti ammirare dal Klingon con il tuo addestramento."
"Sì signor Sloane, ma il capitano Picard avrà delle riserve sul mio conto..."
"Non ti preoccupare, abbiamo le nostre pedine da muovere e ti stiamo preparando a rendere la pariglia all'Ordine Ossidiano."
Sito aveva rivelato di essere stata reclutata dall'Ordine Ossidiano al primo colloquio, opzione prevista all'epoca da Gul Senok e caldamente appoggiata dall'Ordine Ossidiano. Addirittura si mormora che i vertici all'epoca gongolavano per la possibilità di infiltrare un doppio agente.
"Vede questo orecchino bajoriano?" disse Bette Traste "All'interno abbiamo un emettitore bioneurale a deviazione sinaptica. Regolando questo che le sembra un ornamento potrà sintonizzarsi sulle frequenze sinaptiche di Gul Dukat e instillargli una mania di persecuzione nei suoi confronti da parte del comando centrale cardassiano."
"…Inoltre, con un semplice DiPadd, potrà attivare delle variazioni di programma. Potrà per esempio far sviluppare un'attrazione sessuale nei suoi confronti o far diventare omosessuale qualche cardassiano troppo invadente."
Sito indossò l'orecchino particolare e non notò alcuna differenza di peso o fattura: avrebbe potuto ingannare anche il più esperto bajoriano.
"Sito, in bocca al lupo. L'operazione "Lacrima del Profeta" è iniziata!" disse Sloane accompagnando la bajoriana dal suo anonimo ufficio.

Capitolo 2

Lasciò allora la sezione 31 e si apprestò a trascorrere gli inizi di quella che per Worf era una promettente carriera nella Flotta Stellare.
Durante una licenza decise di tornare sulla sua Bajor, e di incontrarsi con Garak su Deep Space 9. Il primo incontro che fece fu sulla passeggiata nel locale di Quark.
"Salve Jaxa" - disse il cardassiano che tutti su DS9 credevano un semplice sarto.
"Ciao Garak, chiamami Sito innanzitutto e dimmi, che novità dall'Ordine?"
"Stt" ribatté Garak " ufficialmente sono "semplicemente Garak" e mi costa già troppo dovermi sopportare quel dottorino. Comunque tutto tace, puoi continuare a dormire. Piuttosto, come ben sai Kai Opaka è scomparsa su un pianeta del Quadrante Gamma e, vedi, Gul Senok non ci crede… Dovresti farci un salto."
Negli anni a venire Sito si sarebbe ricordata di quella esperienza: mentre attraversava il wormhole, che la sua gente chiamava "Il tempio dei Profeti", si ritrovò in una dimensione che il capitano Sisko della DS9 aveva già sperimentato.
"Sito Jaxa" disse una giovanile donna di colore "Benvenuta tra noi."
Nonostante fosse cresciuta in un ambiente poco consono allo studio delle religioni, la memoria genetica le fece realizzare che la persona con cui parlava altro non era che quello che la sua gente chiamava "Profeta". Si prostrò su un pavimento che non vedeva.
"Cara alleata, alzati, noi siamo forme di vita, evolute in modo diverso, e non meritiamo adorazione."
"Ma" ribatté Sito "mi è stato insegnato che voi siete i Profeti e che guidate le nostre vite."
"Sono le solite scuse, ci usano per sfruttarvi e farvi sperare," ribatté la giovane "Profeta" "noi siamo una variazione del continuum, di cui il tuo capitano ha conosciuto un elemento... umoristico!"
"Ma allora siete dei Q !!" ribatté alzandosi la giovane bajoriana.
"Non esattamente Jaxa, io sono la madre di quello che voi chiamate Emissario e sono parte di una razza che non è quella dei Q. Nel continuum esistono varie razze come nella tua galassia, la nostra dimensione non ha tempo ma, talvolta, in alcuni crocevia come quello che voi chiamate Tempio Celeste si apre un punto di contatto in cui particolari eventi si diffondono nel nostro continuum alterandone la struttura. Ti abbiamo contattato perché hai la possibilità di aiutarci: un nostro membro scappò dal nostro continuum in una piega del tempo assieme ad altri dissidenti. Li lasciammo stare, del resto siamo onnipresenti ed onnipotenti. Purtroppo Kosst Amojan formò un gruppo che voleva distruggerci: i Pah-Wraiths. Grazie ad una serie di coincidenze e all'intervento di un gruppo di vulcaniani riuscimmo a congelarli. Purtroppo la situazione è instabile ed alcuni segni ci fanno presagire che la porta sigillata nelle caverne di fuoco stia per aprirsi. Diciamo che per il tuo continuum lineare un nodo quantico si sta per aprire ed è necessario che in quella finestra il libro di Kosst Amojan apra le porte ai Pah-Wraiths in modo che mio figlio chiuda per sempre il continuum dei nostri nemici."
"Il libro di Kosst Amojan? I Pah-Wraiths? Capisci Profeta che io sono cresciuta in questa ottica ed in pratica mi stai dicendo che devo scatenare quello che la mia razza identifica come l'inferno!?"
"Sì Jaxa, ma vedi, l'inferno e il paradiso sono concetti che spesso i vostri Vedek e Kai usano per giustificare le loro manie di potere, come tutte le religioni del resto: l'entità suprema si limita a guardare per accogliere in un diverso livello di entropia quello che voi chiamate anime. Non ha bisogno di persone che vi impongono il loro punto di vista."
"Sì d'accordo Profeta; ma io che devo fare?"
"Per mandare in corto circuito la porta è necessaria la presenza di due opposti, due leader di fazioni nemiche: una sarà Kai Winn e l'altra deve essere una persona influente dei Cardassiani: Gul Dukat. Tu sei stata dotata di uno strumento in grado di alterare la mente di cardassiani. Aggiungi questo diamante ed al momento opportuno instillerai un percorso sinaptico tale che Gul Dukat, pur non rendendosene conto, diverrà la guida oscura per il ritorno dei Pah-Wraiths. Noi instilleremo false visioni nella mente della Kai Winn. Essi crederanno di aprire le porte dell'inferno, ma mio figlio Benjamin farà ciò per cui è stato creato: chiuderà per sempre le porte del regno del nemico."
Sito guardò il diamante, una riproduzione in miniatura delle "Lacrime dei Profeti". Lei si sentiva un riflesso in quella geometria, ora criminale ed ora eroina, strumento e forgia nelle mani del destino. La "Lacrima" entrò a far parte del suo orecchino bajoriano.
"Ora Jaxa torna su DS9, ricorda tu sei una nostra alleata, non un oggetto nelle mani dei terrestri o dei cardassiani… Vai."

Dopo quell'incontro e quella licenza, l'ultima come Sito Jaxa, ritornò sull'Enterprise a svolgere le sue solite mansioni.
La sua cultura fece pendere la scelta su di lei per accompagnare il collaborazionista ai margini dei confini cardassiani.

"Sveglia Sito" la voce di Gul Senok riportò la bajoriana alla realtà, a bordo della nave cardassiana.
"Salve Gul, scusami ma …"
"Capisco, il tuo gesto autolesionista ha portato il tuo nome nella leggenda: sei la nostra Shevola. Il tuo riposo è una parte del premio che il tuo comportamento ha prodotto!"
"Sì veramente notevole Sito" disse Gul Dukat "bentornata a casa."
"Salve Gul Dukat" rispose Sito " sono pronta a riferire!"
"Non qui! Andiamo nel mio alloggio e, stai tranquilla, non ho alcuna intenzione di accoppiarmi con te. Voglio solo che mi racconti quello che sai sulla nave ammiraglia della Federazione, non siamo riusciti a cavare un ragno dal buco con Gul Madred quindi credo che lei, lavorando a bordo di quella nave, sia riuscita a scovare qualche difetto."

Sito si recò nell'alloggio di Dukat e gli riferì quello che la sezione 31 le aveva proposto, informazioni segrete ma che sarebbero state superate con la nuova nave che su Utopia Planitia era in corso di progettazione.
"Perfetto Sito, adesso potremmo attaccare la nave anche se la discontinuità degli scudi mi sembra difficile da gestire... Ma... cosa fai con quell'orecchino?"
Sito si era levata l'orecchino ed aveva attivato l'emettitore. Nella stanza si materializzò il Profeta che asseriva di essere la madre di Sisko.
"Ben fatto Sito" disse "ed ora ricuciamo lo strappo e prepariamo il terreno."
Gul Dukat era caduto in catalessi, faceva uno strano effetto in piedi come una statua. Sito realizzò comunque che il tempo era entrato in stasi, anche le luci lampeggianti si erano fermate come per trattenere il respiro.
"Ma Profeta, non doveva essere il mio orecchino a…"
"Sito, il tuo orecchino è stato modificato per trasmettere quello che chiameresti la mia essenza, al di fuori del mio continuum. Adesso ho instillato un richiamo che lui userà prima o poi quando vorrà distruggere il tempio celeste. Allora tutto ciò che è compiuto si richiuderà su se stesso ed uno dei nodi verrà chiuso per sempre!"
Quello che accadde successivamente, le operazioni del Profeta, non restarono impresse nella memoria di Sito. Si ritrovò a porgere l'orecchino, che aveva perso le sue caratteristiche, a Gul Dukat.
"Bello, mi intriga questo diamante..."
"Tienilo: non lo userò più : non ho mai creduto alle usanze che 4 monaci di rosso vestiti ci hanno imposto, ho finito di giocare a fare la bajoriana che aspetta i Profeti."
"Ora cosa farai?" ribatté Gul Dukat.
"Credo che mi unirò ai Maquis, per servire meglio l'Ordine Ossidiano" disse Sito uscendo dalla stanza del simbolo della tortura del suo popolo.
Si diresse verso l'hangar dove era stata parcheggiata la navetta utilizzata nell'ultima avventura. "Sito a ponte di comando..."
"Di nuovo sulla breccia eh?" rispose la voce familiare di Gul Senok. "Dove andiamo ora?"
"Non lo so, Senok, ho bisogno di un po' di riposo e credo che andrò per un po' di tempo su Risa… Poi mi unirò ai Maquis."
"In bocca al lupo agente Shevola, da oggi sarà il tuo nome"
"Sì... Tua sorella" rispose Sito dopo aver chiuso il contatto. "Computer, traccia la rotta verso Risa. Curvatura 3!"
Dall'oblò del suo alloggio Dukat osservò la navetta federale allontanarsi, non l'avrebbero più rivista; ma prima di morire Dukat avrebbe ricordato l'orecchino di Sito.
Nel wormhole i Profeti aspettavano…


Fonte: STIM (http://stim.altervista.org/Stim_27/27/html/fuoricampo.htm)