Per il bene di Bajor... - un articolo di Talya Mirys


Pensando alla morte di Vedek Bareil non posso trattenermi dal pormi una serie di domande. La più importante è forse questa: era veramente necessaria questa morte?
Bareil rimase gravemente ferito durante il viaggio tra Bajor e Deep Space Nine, dove si stava recando insieme a Kai Winn per concludere il trattato di pace tra Bajor e Cardassia, trattato che egli aveva personalmente negoziato sin dall'inizio. Poteva salvarsi, ma l'unico modo era lasciare che Kai Winn terminasse di negoziare il trattato da sola, senza il suo intervento. Non volle, e d'altra parte Kai Winn non glielo permise, continuando imperterrita a presentarsi in Infermeria per chiedergli consigli. L'azione combinata dei medicinali e dello sforzo compiuto per portare a termine ciò che aveva iniziato, e che per lui era comunque molto importante, lo uccise.
E' nobile che un uomo abbia dato la vita per il proprio pianeta. Ma è stata una scelta personale o una scelta forzata?
A questo punto è bene puntualizzare che qui non si intende mettere sul piatto della bilancia la vita di Bareil da una parte e la pace del pianeta dall'altra. Indiscutibilmente la conclusione di un trattato di pace può valere una vita. Qui si intende invece discutere del modo in cui questa vita è stata troncata per poter raggiungere lo scopo prefissato.
In questa situazione Bareil ha perfettamente incarnato l'oramai celeberrima frase di Spock "Il bene di molti è più importante di quello di uno". Giustamente. Ma il modo in cui il bene di molti è stato ottenuto, è morale?
Bareil come un agnello sacrificale... Forse. Ma per sua scelta o per scelta di Kai Winn? Egli ha immolato sè stesso o è stato immolato?
Moralmente, Winn può essere considerata la responsabile di questa morte o è stata veramente e fino in fondo una scelta di Bareil?
E moralmente Bareil, davanti alla pace per Bajor, avrebbe potuto tirarsi indietro e pensare a salvare sé stesso? Egli ha pregato e combattuto per anni per la pace e la libertà di Bajor, per arrivare a questo momento. Avrebbe potuto gettarlo al vento? Avrebbe potuto rinunciare a un passo dal traguardo? In una situazione del genere, se Kai Winn senza il suo apporto avesse fallito, con quale peso avrebbe vissuto? Certamente sarebbe stato un pesante fardello. Si è forse allora auto-condizionato e costretto al sacrificio estremo per ridurre al minimo ogni rischio di fallimento?
E Kai Winn, come capo spirituale, aveva il diritto di "costringere" un uomo a scegliere la morte per il proprio mondo? Probabilmente Bareil lo avrebbe fatto ugualmente, ma il dubbio rimane.
Ciò che è sicuro è che a Winn della morte di Bareil e del suo sacrificio poco ha importato. Tanto è vero che ella non gli ha dato atto di nulla, dal momento che agli occhi dei Bajoriani è lei la sola e unica fautrice della pace, l'eroina che con coraggio ha affrontato e piegato i loro decennali nemici ad un trattato, quegli stessi nemici che lei stessa aveva aspramente combattuto. Ma dentro di sé, Kai Winn non ha mai pensato a quanto è facile diventare un'eroina grazie al coraggio e al sacrificio di un altro?
A Bareil in effetti poco importava della fama e della gloria. Egli si reputava un semplice esecutore della volontà dei Profeti.
Al contrario Winn, che del leader spirituale ha in verità ben poco, ha dimostrato in più occasioni che per lei è più importante il potere, l'immagine pubblica, che non lo spirito. Basti pensare all'accordo che aveva con il Ministro Jaro Essa, del Cerchio, per divenire Kai o al tentativo di assumere la doppia carica di Kai e Primo Ministro. E' giusto che mirasse a concludere il negoziato per la pace di un intero mondo, ma è stato anche giusto questo imporsi su un uomo in fin di vita per avere dei consigli? Non avrebbe potuto cercare di cavarsela da sola, salvando insomma "capra e cavoli"?
E se invece Kai Winn avesse proposto di spostare la firma del trattato di qualche mese, per poter dar modo a Bareil di riprendersi, cosa sarebbe successo? Certamente nulla di grave, non ci sarebbero certo state nuove invasioni o guerre tra i due pianeti. Invece, Kai Winn ha scelto deliberatamente di sacrificare Bareil, che in futuro avrebbe potuto diventare uno scomodo testimone dei fatti e magari prendersi qualche merito. Winn si è sbarazzata di Bareil. Sicuramente anche lei avrà avuto a cuore la pace del suo mondo, ma lo ha fatto in parte per uscirne unica vincitrice agli occhi del suo popolo, per acquisire quella fama e quella gloria che Bareil invece disdegnava.
Insomma, la morte di Bareil può essere letta come una sorta di fallimento morale e spirituale di Kai Winn? E' veramente possibile che ella non abbia alcun rimorso? In questo caso, è giusto che una persona del genere sia il leader spirituale di un pianeta intero? A questo punto, a sostegno della tesi contraria, c'è un precedente: Kai Opaka, che durante l'Occupazione sacrificò 43 Bajoriani della Resistenza, tra i quali suo figlio, rivelando ai Cardassiani la posizione del loro accampamento nella Valle di Kendra. Questo pur di salvarne altri 1200, che altrimenti avrebbero perso la vita. Opaka scelse il loro destino e visse con il peso di questa scelta per tutta la vita. Anche in questo caso il bene dei molti ha prevalso sul bene dei pochi. Il comportamento di Opaka è stato diverso da quello di Winn? Alla luce di questo paragone, la scelta di Winn di forzare su Bareil assume un altro aspetto, sembra quasi "giusta". 1200 persone contro un pianeta. In più, Bareil ha potuto in certo qual modo "scegliere", al contrario dei Bajoriani della Valle di Kendra.
Infine, una piccola nota anche per il Dottor Bashir. Egli avrebbe forse dovuto imporsi per salvare la vita del suo paziente, o ha fatto bene a mettersi da parte, essendo questioni che riguardavano prettamente Bajor e la pace sul pianeta?
Per concludere, l'atto estremo di Bareil, per scelta personale o condizionata che sia, è stato veramente e indubbiamente un grandissimo atto di coraggio. Raggiungere la pace con Cardassia è stata per lui una ricompensa sufficiente e volentieri ha dato la sua vita in cambio.
Bareil è stato davvero un eroe. E forse un martire.

Fonti: DS9 - La scelta di Bashir; Il collaborazionista; Shakaar; La rivolta. il Cerchio.